Gli ex libris in Italia non sono famosi come nel Nord Europa, eppure è un’opportunità di classe per designare la proprietà del libro; infatti l’ex libris testimonia una sorta di apparentamento del lettore con il libro e non è riservato ai soli bibliofili, ma anche a chiunque ha a cuore il patrimonio dell’umanità.
Sin da quando l’uomo segnò sulla pietra il segno che lo contraddistingueva, ha dimostrato la necessità di caratterizzare i materiali d’uso, ne ha documentato l’appartenenza con le peculiarità che gli erano proprie. Così l’ex libris nasce con il bisogno del lettore di sottolineare la sua scelta e gli interessi che lo hanno spinto all’approccio di determinati testi. Per secoli è rimasto sepolto tra i libri delle austere biblioteche aristocratiche oppure negli scriptoria dei monasteri, solo dalla seconda metà dell’Ottocento l’ex libris divenne un documento personale da collezionare in tutto l’Occidente, come ogni altro oggetto d’interesse artistico, culturale o storico. In Italia venne pubblicato il primo articolo sull’ex libris nella rivista “Il Bibliofilo”, nel 1881 da Carlo Lozzi, mentre il primo concorso in Italia per un ex libris venne indetto a Milano per il Comune nel 1905.
Nell’arte exlibristica si sono cimentati artisti eccellenti dapprima a penna, poi con le tecniche della stampa xilografica, calcografica, serigrafica, off-set , fino a quelle più recenti come la linoleumgrafia, la fotoincisione, il digital-graphic. L’ex libris, letteralmente dai libri, è un multiplo su carta, con motti, disegni e simboli che possono rappresentare il singolo proprietario del libro, oppure l’associazione, il gruppo, la categoria d’appartenenza, è spesso indicata l’occasione per la quale è stato realizzato. In questa prima selezione di grafica internazionale si vuole commemorare Andrea di Pietro della Gondola, detto Palladio nel Cinquecentenario della nascita. Infatti, fu da quell’epoca che il libro si diffuse, per l’intraprendenza degli stampatori-editori prima tedeschi, poi veneti che riprodussero nel Rinascimento con la stampa dei caratteri mobili le opere dei classici; a Venezia ci fu la tipografia del celebre Aldo Manunzio, mentre a Vicenza il primo fu Leonardo Achates . Egli conosceva la tecnica di Guttemberg e da Basilea la trasferì a Santorso, intorno alla metà del settimo decennio del XV secolo, qui pubblicò il Canzoniere di Francesco Petrarca, che la Biblioteca Civica di Vicenza conserva ancora, insieme ad un altro prezioso incunabolo: il Polifilo. Nel XVI secolo si diffuse grandemente l’arte della stampa e lo stesso mecenate di Palladio, Giangiorgio Trissino se ne servì per partecipare attivamente al dibattito sulla lingua italiana. Inventare un ex libris per Palladio sarà, dunque, l’occasione da non perdere per l’artista che voglia cimentarsi con la cultura umanistica veneta del grande Architetto del Cinquecento, capace di stabilire un ponte tra il passato e il presente e suggellarlo con l’amore per il libro.
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The ex-libris in Italy are not as popular in Northern Europe, yet class is an opportunity to designate the property of the book, because the ex libris witnessed a sort of apparentamento player with the book and is not restricted to bibliophiles, but also to anyone who has at heart the heritage of humanity.
Ever since man marked stone on the sign that the contraddistingueva has demonstrated the need to characterize the materials of use, it has documented membership with the peculiarities that were its own. So the ex libris is born with the need for the reader to underline its choice and interests that have pushed the approach of certain texts. For centuries remained buried among the books from libraries austere aristocratic or in the scriptoria of the monasteries, only the second half of the ex libris became a personal document from collecting throughout the West, like any other object of artistic interest, cultural or historical interest. In Italy was published the first article on ex libris in the magazine "The Bibliofilo", in 1881 by Carlo Lozzi, while the first competition in Italy for an ex libris was launched in Milan by the municipality in 1905.
Nell'arte exlibristica have cimentati artists excellent first pen, then with the techniques of printing xilografica, intaglio, silkscreen, off-September, up to the most recent as the linoleumgrafia, photoengraving, the digital-graphic. Ex-Libris, literally from books, is a multiple on paper, with mottoes, drawings and symbols that can represent the individual owner of the book, or the association, the group, the category of belonging, is often identified an opportunity for which has been achieved. In this first selection of graphics international wants to commemorate Andrea di Pietro della Gondola, called Palladio in Cinquecentenario birth. Indeed, by that time was that the book spread, for enterprise printers-the first German publishers, then that riprodussero Venetian Renaissance with the press of the characters moving works of the classics; Venice there was the printing of the famous Aldo Manunzio, while in Vicenza was the first Leonardo Achates. He knew the technique of Guttemberg and moved to the Basel Santorso, around the middle of the seventh decade of the fifteenth century, here published the Canzoniere di Francesco Petrarca, that the Public Library of Vicenza still, along with another valuable incunabulum: Polifilo . In the sixteenth century greatly spread the art of printing and the same patron of Palladio, Giangiorgio Trissino if they served to actively participate in the debate on Italian language. Inventing an ex libris for Palladio will, therefore, an opportunity not to be missed for the artist who wants to deal with the culture of the great humanist Venetian architect of the sixteenth century, able to establish a bridge between the past and the present and suggellarlo with ' love for the book.
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