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sabato 30 gennaio 2010

BRUNETTA SINDACO DI VENEZIA A PALAZZO DUCALE

BRUNETTA CANDIDATO SINDACO DI VENEZIA  propone la riappropriazione da parte della VENEXIA  Giunta della Città in Palazzo Ducale .
Solo per questo merita di deventare Sindaco.
Schiza su sto stramboto.
http://www.youtube.com/watch?v=x1aEhwPXXYQ&feature=related
POESIA EDITORIA Recital Poetico Musicale Artistico Legnago


  Domenica 28 febbraio ore 17,30

Libreria Ferrarin- MONDADORI - Via Massari 10 
Recital poetico musicale artistico con la presentazione delle 
Poesie raccolte in
SETE AVE MARI E 
di Renato De Paoli in arte
René da Sparè.
Grafiche  e disegni di
Annette Ronchin 



voce recitante Fiammetta Rettondini.
Musica
Videoriprese
Fiorello Stopazzolo
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Con la partecipazione dell'Assessore del Comune della Città di Legnago Avvocato Paolo Longhi e L'Assessore della Città di Cerea Dott. Marco Franzoni
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 Pro Loco di Legnago, del "Club dei Poeti dialettali del Legnaghese" , Associazione Poeti in Lingua Italiana G.Bellinato
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IL RICAVATO DALLA MANIFESTAZIONE SARA' DEVOLUTO AL SOSTEGNO A DISTANZA DI BAMBINI HAITIANI

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Libreria Ferrarin - MONDADORI - Via Massari 10  37045 Legnago - Incontri d'arte - spazio eventi
www.ferrarinlibreria.it
Tel. 0442 600330
spazio.eventi@gflnet.com
http://www.artedepaolironchin.org 
Tracce lettere e Arti
Eda®produ©tion
Isole Sparse Venexia occidentale.
Il ritratto di Renato De Paoli è eseguito su olio dal Maestro Giacomo Gabin cm 20 x 25
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venerdì 29 gennaio 2010

EDARPRODUCTION BLOG STATISTICHE


LUCA ZAIA MINISTRO CANDIDA' A PRESIDENTE DE LA RE. VENETA



Un milione di volte grazie a tutti loro - ha dichiarato il Ministro -. Internet mi ha permesso in questi mesi di ascoltare la voce dei giovani e di tutti coloro che mi hanno contattato sul web, di conoscere le
LUCA ZAIA MINISTRO CANDIDA' A PRESIDENTE DE LA RE. VENETA
"Rigrazio tuti quei che m'è vegnui adrio volendome ben , dandome  del drite, sugerendome, proponendo idee e progeti, fasendo vedar sempre la so oia de sta drento ale ciacole de l'arte de comandar, e ale me atività. Un milion de olte grazie a tuti lori . l'a dito forte e ciaro el Ministro-. Internet m'a dato la posibilità  in sti mesi de scoltar la oze dei zoeni e de tuti quei che sa fato sentir sul web, de conosar quel   che i gavea bisogno , e cosa i sperava. Laorarò  parchè "la rete" ( no quela de confin) che n'a tegnui tacà  fin ancò  la vegna fata piasè forte, cosita che el parlar insieme no el se rompa, e che, anzi, el deventa piasè sior de novi stranfieri".
(ARVIS ) traduzion de Renato De Paoli POETA PLENIPOTENZIARIO ISOLE SPARSE

''Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito con affetto, dando consigli, suggerimenti, proponendo idee e progetti, dimostrando sempre la loro voglia di partecipare al dibattito politico e alle mie attivita'.loro esigenze, le loro aspettative. Lavorero' affinche' la rete che ci ha unito fino ad oggi venga rafforzata, affinche' il nostro dialogo non si interrompa, e che, anzi, si arricchisca di nuovi strumenti''.

fdm/sam/rob

(Asca) 

Federico Moro in lingua Veneta "La Bisbetica domata" W. Shakespeare

Venezia, sabato 30 gennaio ore 18.00, Associazione Culturale Olivolo, San Francesco della Vigna, calle dell'Ogio, ‎lo scrittore e storico Federico Moro presenta il volume "La bisbetica domata" di William Shakespeare, Edizioni Elzeviro, riduzione in lingua veneta rustica e materna con divagazioni e rivelazioni sulle città di Padova e Verona. Ingresso libero. Info: Ass culturale Olivolo tel. 041 5210748/3291334413,www.elzeviro.comwww.federicomoro.it


Tommaso Moro è un "grande" che conosce i documenti,  le lettere, la storia e la memoria, Storiapatria e Storiamare , delle Isole Sparse nel grande LAX VENE XK del Bosco sacro. Nessuno come Lui e prima di Lui a saputo raccogliere reperti e condensarli nel libro "La voce della Dea". Qui si ripropone interprete restituendo  Shakespeare ai Veneti e al nostro grande parlare e scrivere dove si specchia e riverbera la lingua Ellenica.
Renato De Paoli

mercoledì 27 gennaio 2010

AGENZIE RICORRENZE

(AVIS) VERONA LEGNAGO 

PAOLO LONGHI AVVOCATO GIA' ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE "CITTA DI LEGNAGO" E' OGGI ANCHE SINDACO PROTEMPORE.

L'AVVOCATO ASSESSSORE PAOLO LONGHI FA PARTE ANCHE DELLE ISOLE SPARSE.

 

 


 

 

AGENZIE
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Brevi
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APPUNTAMENTI 2009
RICORRENZE
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AVIS AGENZIA VENETA BACCHIGLIONE RETRONE ASTICO ASTICHELLO BISATTO BRENTA PALO AVI
IS AGENZIA VENETA A SERA
SCHIZA SU STO STRAMBOTO
AVIS (Agenzia Veronese Isole Sparse)
schiza su sto stramboto

mercoledì 20 gennaio 2010

CARNEVAL ISOLE SPARSE VERONESI VENEXIA BERTO BARBARANI

VERONESE VENEXO EL POETA DEI PITOCHI. LA CABALA DEL GNOCO di Berto Barbarani
La cabala del gnoco
Eco qua, mondo pitoco, la gran cabala del gnoco!
Drita in mèso a la cusina, co la càpola de gala, me comare moscardina, la se giusta la grembiala,
che bisogna celebrar el gran Vendri gnocolar!
Come capita el bon estro, co na ociada da maestro, la marida a poco a poco, la farina a la patata e da forte inamorata, la manipola el paston!
Che el marcia in bigoli, longhi e sotili ben tenarini, come che va
E ogni tanto na bela infarinà!
Fin, che via i rùgola, tochi e tocheti, oh che gnocheti, che nassarà!
E ogni tanto na bela infarinà!
E ti laora, gratacasola, daghe el miracolo de la parola; faghe i so brufoli a fior de pansza, che in esultansa i ridarà
E ogni tanto na bela infarinà!
Desteso in rango Su la toaia, sto fido popolo, che mai no sbaia,
che a meszogiorno sfida el canon;
sereno intrepido chieto onfà l'oio, che speta el boio del caldieron..!
E ti lavora gratacasola, daghe el miracolo de la parola grata el formaio, sensza creansa, che el se ghe intrufola, drento la pansa.
E ti destrìghete butier balosso: spiuma,desfrìsete, sàlteghe adosso.
pronti, el risponde rosso brusà:
Zzzzzzzz- che el sìsola 
Gnochi, son qua!

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L'amor l'è mato
L'amor l'è mato come la farfala, la farfala che va de quà e de là, intorno ai lumi de una bela sala, 'rente a çéste e ai banchi del marcà.... Se fa l'amor sul pato de la scala, su le banchete fora de çità, col cor in carneval, che bala e bala, col naso in aria e la boca tirà. Se fa l'amor, col colo oltà in suso, de soto a un pontesel che ne fa el muso, se fa l'amor parlandose da un buso. Sora el sofà, magnandose co i oci, le man in man, la testa su i zenoci, verdi de voja come du fenoci!

IL MASSACRO DEI VENEXI ISTRO DALMATI




Giovedì 21 gennaio alle 20:30 in Villa Brusaroscoin via IV novembre Arzignano Vicenza  si terrà la presentazione del quarto libro della serie: “Le Vittime del Confine Orientale-Gli Istro-Veneti”


autore Marco Pirina -  presidente Centro Studi "Silentes Loquimur” con l''introduzione di Roberto Ciambetti  consigliere regionale. Cade tra pochi giorni, il 10 febbraio, la ricorrenza del giorno della memoria dei martiri Istriani e Dalmati e del grande esodo che segnò l’inizio della loro diaspora nel secondo dopoguerra, ancora oggi senza speranze di fine. La commemorazione è curata dall’associazione Vale del Grifo, con il patrocinio del Comune di Arzignano, che dedica ai fratelli Istro-Veneti e Dalmati questa serata  e con questa conferenza.



LA TRAGEDIA ISOLE SPARSE VENEXIA:  ISTRI DALMATI
La tragedia dell’Istria, della Venezia Giulia, di Fiume e delle Isole  Dalmate è la tragedia degli Istro-Veneti, dei Giuliani, dei Dalmati, la cui Storia è stata rimossa, tradita e falsata, come tante altre “storie” del Popolo Veneto, tradito da Maria Teresa d'Austra e poi nell'aprile 1797 a Lioben (Austria) ratificato e peggiorato a Campoformido il 17 ottobre 1797.
La Repubblica Serenissima Venexa aveva garantito per secoli alle Isole Sparse Venexia Repubblica, sino ai porti di Cattaro (Montenegro), Isola Zacinto , Isola Cerigo , Isola Rodi (Grecia), commerci navali, pace, convivenza e prosperità, sotto il simbolo del Leone di San Marco.
Dopo la violenta cancellazione di una nazione non belligerante, neutrale e disarmata come fu la Repubblica Veneta dopo i diciotto anni ridotta a teatro di guerre, con cancellazioni di giurisdizioni  e istituti millenari, arrivò il violento paternalismo imperiale degli Asburgo, con il secondo tentativo di eliminare le radici veneto-dalmate, poi il Regno  Savoiardo, che contribuì ad accentuare  il tragico nazionalismo nella penisola italica, che portò durante e dopo la seconda guerra mondiale alla pulizia etnica del territorio, grazie alla violenza nazi-fascista prima e ai successivi ai compromessi del CLNAI con la Resistenza jugoslava ed al progetto dei comunisti internazionalisti italiani poi.
L'autore del libro, Roberto Pirina , presidente del Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur" di Pordenone, è attivissimo ricercatore delle dolorosissime vicende accadute in Istria e Dalmazia durante la seconda guerra mondiale, a presentare in anteprima assoluta nazionale il quarto ed ultimo libro della serie “Registro delle vittime del Confine Orientale (Q - R - S - T - U - V - Z): gli Italiani e gli Istro-Veneti” appena finito di stampare in questi giorni.
Sarà l’occasione per incontrare l’autore e farsi raccontare dalla sua viva voce le commoventi storie dei nostri fratelli Istriani e Dalmati che dovettero abbandonare in fretta e furia, sotto la minaccia delle armi, le proprie case ed ogni loro avere in mano all’esercito di Tito determinato ad attuare la pulizia etnica.  10.000 o forse 20.000 di loro vennero massacrati e “infoibati” (gettati, spesso ancora vivi, nelle foibe carsiche per far “sparire” ogni traccia del loro assassinio e per terrorizzare gli altri ed indurli a fuggire: 200.000 Istriani e Dalmati lasciarono tutto e si dispersero per il mondo in cerca di una nuova patria. 
Pirina ha compiuto una certosina opera di ricerca negli archivi ufficiali degli stati, dei Comuni e delle Parrocchie alla ricerca dei nomi, delle foto e di ogni testimonianza che potesse ridare dignità e memoria a questi morti dimenticati dalla storia.   Con questo quarto volume Pirina completa la serie alfabetica pubblicando l’ultima raccolta di cognomi che iniziano da Q a Z.

martedì 19 gennaio 2010

sondaggio Regionali 2010

interessante sondaggio pubblicato sulla Nuova VENEZIA, Tribuna e Mattino di oggi 19/1/2010:




PROGETTO NORDEST AL 3,2 %



LEGA 31



PDL 23



PD 21

domenica 17 gennaio 2010

La nave mistica

LA NAVE MISTICA

La nave mistica 
S'era persa la nave arcaica. 
Sopra i mari dove bagnava i miei sogni sperduti 
E su immensi alberi maestri si saranno confusi. 
Nelle nebbie d'un cielo di Bibbia e Cantici. 
Un'aria povera ma non di antiche bucoliche.
 Misteriosamente attraverso gli alberi nudi. 
E la nave, partita, non l'avrei mai più veduta.
 La merce molto rara venuta dai paesi esotici. 
Egli non conosce che Dio e senza fine solitario, 
egli separa le onde fiorite dall'infinito.


La punta del bompresso nel Mistero.
La punta del suo albero trema ogni notte.
L'argento mistico è polvere di stella polare.


Antonin Artand da Mirielle traduzione di Renato De'Paoli
11/12/2009

LEGA NAVALE VICENZA A VELA QUARNAROLO
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LEGA NAVALE VICENZA A VELA QUARNAROLO
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VELA DE VENTO EN POPA / VIRARE / OLTAR LA BARCA  SAIL VERY WELL
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VELA DE VENTO EN POPA / VIRARE / OLTAR LA BARCA SAIL VERY WELL
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sabato 16 gennaio 2010

Anton Maria LORGNA: "muratore"


Il Collegio Militare di Verona, per le sue relazioni scientifiche con l'Università di Padova, per l'indole e la nazionalità di taluni suoi insegnanti, si prestava anzitutto da buon crogiuolo delle nuove idee ed a propalarle nell'esercito. Fino dal 1764 si lamentava infatti dal Savio alla Scrittura, che tra i giovani dell'istituto serpeggiassero «dei mali principi, pregiudicievoli alla buona morale, molto più ancora contaminata dalle massime di libertà che vien fatto di credere che si siano nel Collegio disseminate».
Tale sospetto motivò un'inchiesta, eseguita dal Savio alla Scrittura Marco Antonio Priuli, la quale accertò che tre ufficiali capisquadra del Collegio, «consumavano il loro tempo con la lettura di romanzi e di libri oltramontani, dei quali contribuiscono pure i giovani, avendosi giurata deposizione che si fossero vedute nelle mani di qualche alunno le opere di Volter (sic), e venendo perfino introdotto il sospetto che si leggessero quelle ancora di Niccolò Macchiavello»74.
Gli ufficiali modernisti vennero sfrattati dal Collegio di Verona, e la mala pianta delle idee novatrici pareva del tutto spenta quando, nella primavera del 1785, vi si scoperse una loggia di Liberi Muratori, fondata da Giovambattista Joure, maestro di lingua francese nell'istituto, allo scopo di diffondere tra i futuri ufficiali veneti i principi delle nuove dottrine liberali, e «di restituire alfine l'uomo alla prisca libertà naturale, da cui la teocrazia ed il principato lo avevano allontanato»75. A questa loggia «muratoria» militare deve avere partecipato molto probabilmente anche il colonnello Lorgna - poichè le adunanze degli affigliati si tenevano in certe camere dal medesimo occupate in Castel Vecchio - e, certamente, non pochi ufficiali della guarnigione di Verona appartenenti al corpo di artiglieria, come risulta dagli interrogatori del processo, nei quali sono spesso citati il maggiore alle fortezze Solidi e l'alfiere conte Rambaldo, da Legnago 76.
Scoperta l'associazione, gli Inquisitori 77 sfrattarono subito il maestro Joure dagli Stati Veneti e sbandarono gli ufficiali ascritti alla loggia di Verona in diverse guarnigioni di terraferma ed oltremare. Nullameno, i germi diffusi dal Joure nel maggior istituto militare della Repubblica lasciarono traccia oltre al rogo dei libri e dei registri della loggia ordinato dagli Inquisitorì, ed essa traspare nel continuo fermento cui andò soggetto il collegio, da quell'epoca fino alla violenta sua soppressione accaduta per opera del generale Rampon, a metà luglio del 1796. Il desiderio di riforme era dunque la spinta principale di quei moti, intesi «a sovvertire l'attuale spirito di concordia, di pace e le leggi della sottomissione e del buon ordine che furono naturalmente stabilite» e di realizzare infine «delle novità nei metodi nello insegnare... non volendo ufficiali ed alunni più vivere soggetti»78.
Pure anche questi germogli di giacobinismo, cresciuti come pianta sporadica all'ombra delle torri merlate del castello Scaligero di Verona, dovevano un giorno tornare utili alla Repubblica79. E ciò avvenne quando si trattò di spedire i primi messaggeri di pace al generale Buonaparte, sotto Brescia; messaggeri che il Senato volle servilmente prescelti fra gli antichi allievi del Collegio Militare veronese, nella speranza che il ricordo delle relazioni «muratorie», perseguitate un tempo e ritornate in onore per la circostanza, valesse a propiziare loro ed alla Repubblica l'animo del conquistatore80. E questi ufficiali furono il colonnello Giovanni Francesco Avesani ed il capitano Leonardo Salimbeni, inviati il 27 maggio 1796 a Brescia con il mandato di implorare grazia da Buonaparte per l'avvenuta occupazione di Peschiera, fatta pochi giorni avanti di sorpresa dagli Austriaci.




.( così Eugenio Barbarich da Google  http://www.intratext.com/IXT/ITA2690/_P6.HTM.).

venerdì 15 gennaio 2010

Ha scelto la medicina, piuttosto che la professione come una missione di vita.




Zilda Arns, un pediatra e di servizi igienico-sanitari.







Sorella del cardinale Paulo Evaristo Arns, Zilda era una madre devota dei suoi figli, ma la gente era la sua seconda famiglia. In particolare i bambini.



Ha sviluppato una metodologia che l'educazione incluso come una fonte di prevenzione delle malattie e di esclusione.







Vittime del terremoto che ha colpito il 12 gennaio, Haiti, il medico era di 73 anni, viveva a Curitiba e lascia cinque figli, dieci nipoti,



un altro grande lezione di amore del prossimo, della vita.







E 'una grande perdita per il Brasile!







Nei sogni inquieti. U. S. PERTUBADO camminare senza IL RUMORE DEL SILENZIO

VVVVVVVVVVVVVVVVVV
 
Ela escolheu a medicina, mais do que profissão, como uma missão de vida.




Zilda Arns, médica pediatra e sanitarista.







Irmã de Dom Paulo Evaristo Arns, Zilda foi mãe dedicada de seus próprios filhos, mas o povo era a sua segunda família. Em especial as crianças.



Ela desenvolveu uma metodologia que incluía a educação como fonte de prevenção de doenças e da marginalidade social.







Vítima do terremoto que assolou, no dia 12 de janeiro, o Haiti, a médica tinha 73 anos, morava em Curitiba e deixa cinco filhos, dez netos,



mais uma grande lição de amor ao próximo, de vida.







É uma grande perda para o Brasil!



               



EM SONHOS AGITADOS. EU CAMINHEI SEM PERTUBAR O SOM DO SILENCIO

mercoledì 13 gennaio 2010

ANSA HAITI

  • 17:51
  • 13 GEN
  • TRIESTE

Haiti: suore friulane stanno bene

Ricevuto un sms

NEWS TERREMOTO HAITI

Terremoto Haiti, forse 500 mila morti. Farnesina verifica su sorte italiani

Un sisma di magnitudo 7 ha devastato la capitale Port-au-Prince, ma l'aeroporto è operativo. In partenza aiuti per l'isola. Crollati edifici pubblici, anche sede Onu dove, secondo Parigi, sarebbero tutti morti. Il Papa: servono aiuti.

HAITI/ SOCCORSI DALL'ITALIA

Haiti/ Italia in prima linea nell'invio dei soccorsi - punto -2


A bordo dell'aereo della Protezione Civile ci sarà un funzionario dell'Unità di crisi della Farnesina e il responsabile, Fabrizio Romano.
DATA 13-01-2010 19:19 FONTE (APCOM)

NEWS: HAITI

HAITI: CROCE ROSSA, UN SMS PER DONARE 2 EURO ''PRO EMERGENZA''


Per donare 2 euro alla Croce Rossa Italiana ''Pro Emergenza Haiti'' invia un SMS da numero ''Wind'' e ''3'' al 48540. Il numero sara' attivo fino al 27 gennaio. 
DATA 13-01-2010 19:22 FONTE (ASCA)

sabato 9 gennaio 2010

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