Giovedì 21 gennaio alle 20:30 in Villa Brusarosco, in via IV novembre Arzignano Vicenza si terrà la presentazione del quarto libro della serie: “Le Vittime del Confine Orientale-Gli Istro-Veneti”
autore Marco Pirina - presidente Centro Studi "Silentes Loquimur” con l''introduzione di Roberto Ciambetti - consigliere regionale. Cade tra pochi giorni, il 10 febbraio, la ricorrenza del giorno della memoria dei martiri Istriani e Dalmati e del grande esodo che segnò l’inizio della loro diaspora nel secondo dopoguerra, ancora oggi senza speranze di fine. La commemorazione è curata dall’associazione Vale del Grifo, con il patrocinio del Comune di Arzignano, che dedica ai fratelli Istro-Veneti e Dalmati questa serata e con questa conferenza.
LA TRAGEDIA ISOLE SPARSE VENEXIA: ISTRI DALMATI
La tragedia dell’Istria, della Venezia Giulia, di Fiume e delle Isole Dalmate è la tragedia degli Istro-Veneti, dei Giuliani, dei Dalmati, la cui Storia è stata rimossa, tradita e falsata, come tante altre “storie” del Popolo Veneto, tradito da Maria Teresa d'Austra e poi nell'aprile 1797 a Lioben (Austria) ratificato e peggiorato a Campoformido il 17 ottobre 1797.
La Repubblica Serenissima Venexa aveva garantito per secoli alle Isole Sparse Venexia Repubblica, sino ai porti di Cattaro (Montenegro), Isola Zacinto , Isola Cerigo , Isola Rodi (Grecia), commerci navali, pace, convivenza e prosperità, sotto il simbolo del Leone di San Marco.
Dopo la violenta cancellazione di una nazione non belligerante, neutrale e disarmata come fu la Repubblica Veneta dopo i diciotto anni ridotta a teatro di guerre, con cancellazioni di giurisdizioni e istituti millenari, arrivò il violento paternalismo imperiale degli Asburgo, con il secondo tentativo di eliminare le radici veneto-dalmate, poi il Regno Savoiardo, che contribuì ad accentuare il tragico nazionalismo nella penisola italica, che portò durante e dopo la seconda guerra mondiale alla pulizia etnica del territorio, grazie alla violenza nazi-fascista prima e ai successivi ai compromessi del CLNAI con la Resistenza jugoslava ed al progetto dei comunisti internazionalisti italiani poi.
L'autore del libro, Roberto Pirina , presidente del Centro Studi e Ricerche Storiche "Silentes Loquimur" di Pordenone, è attivissimo ricercatore delle dolorosissime vicende accadute in Istria e Dalmazia durante la seconda guerra mondiale, a presentare in anteprima assoluta nazionale il quarto ed ultimo libro della serie “Registro delle vittime del Confine Orientale (Q - R - S - T - U - V - Z): gli Italiani e gli Istro-Veneti” appena finito di stampare in questi giorni.
Sarà l’occasione per incontrare l’autore e farsi raccontare dalla sua viva voce le commoventi storie dei nostri fratelli Istriani e Dalmati che dovettero abbandonare in fretta e furia, sotto la minaccia delle armi, le proprie case ed ogni loro avere in mano all’esercito di Tito determinato ad attuare la pulizia etnica. 10.000 o forse 20.000 di loro vennero massacrati e “infoibati” (gettati, spesso ancora vivi, nelle foibe carsiche per far “sparire” ogni traccia del loro assassinio e per terrorizzare gli altri ed indurli a fuggire: 200.000 Istriani e Dalmati lasciarono tutto e si dispersero per il mondo in cerca di una nuova patria.
Pirina ha compiuto una certosina opera di ricerca negli archivi ufficiali degli stati, dei Comuni e delle Parrocchie alla ricerca dei nomi, delle foto e di ogni testimonianza che potesse ridare dignità e memoria a questi morti dimenticati dalla storia. Con questo quarto volume Pirina completa la serie alfabetica pubblicando l’ultima raccolta di cognomi che iniziano da Q a Z.
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